Immobiliare: con l’arrivo della pandemia calo delle compravendite nelle Regioni italiane. Elevato valore rata mensile in Lazio e Valle d’Aosta.

Compravendite

Durante il primo anno di pandemia è stata registrata una contrazione generale del fatturato nel settore delle compravendite immobiliari. Nel 2020 la stima del valore di scambio della compravendita degli immobili residenziali ammontava a 89.058 milioni di euro a livello nazionale. Dai dati regionali si evince che la quota maggiore del totale è stata spesa per la compravendita di abitazioni situate nella Regione Lombardia (quasi 22 milioni), il 9% in meno del 2019. La contrazione del fatturato del 2020 evidenzia perdite rilevanti nelle Regioni Campania e Basilicata (rispettivamente -15,2% e -14,6%). A seguire Calabria (-11%), Valle d’Aosta (-11,2%), Sicilia (-10,3%) e Liguria (-10%). Contrazione delle compravendite non distanti dalla Lombardia si riscontrano anche in Toscana (-9,7%), Lazio (-9,5%), e Piemonte (-8,2%). Mentre contrazioni minori di fatturato si registrano nelle Marche (-2,5%) e in Friuli-Venezia Giulia (-4,2%). Lo rivela una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro dell’imprenditore Massimo Blasoni, realizzata su elaborazione di dati del Rapporto Immobiliare 2021 dell’Agenzia delle Entrate.


Elaborazione ImpresaLavoro su dati dell’Agenzia delle Entrate, rapporto immobiliare 2021

I mutui ipotecari

Il totale del capitale erogato nel 2020 è 35.886 milioni di euro. Confrontando i dati con l’anno precedente si riscontra un calo del -1,8%.
Dai dati regionali si evince che le contrazioni più rilevanti del capitale finanziato per l’acquisizione di abitazioni si registrano in Basilicata (-10,5%) e in Sicilia (-6,5%). Modesti aumenti di capitale invece in Emilia-Romagna (+1,7%), Friuli-Venezia Giulia (+1%) e Veneto (+0,2%).


Elaborazione ImpresaLavoro su dati dell’Agenzia delle Entrate, rapporto immobiliare 2021

Nel 2020 in Italia il tasso di interesse medio ammonta a 1,93%. Sotto la media nazionale si collocano diverse regioni, come la Liguria (1,76%), l’Emilia-Romagna (1,78%), il Piemonte e la Valle d’Aosta (1,82%), la Lombardia (1,83%), il Veneto (1,85%), le Marche (1,87%), la Toscana (1,90%) e il Friuli-Venezia Giulia (1,92%). Al di sopra del 2% di interesse si collocano il Lazio (2,19%), la Campania e la Calabria (2,18%), il Molise (2,17%) e la Puglia (2,11%).
Il valore massimo della rata mensile si registra in Lazio (691 euro) e in Valle d’Aosta (659 euro). Rate al di sotto dei 500 euro in Basilicata (482 euro), in Abruzzo (471 euro), in Calabria (464 euro), Umbria (450 euro) e Molise (446 euro).


Elaborazione ImpresaLavoro su dati dell’Agenzia delle Entrate, rapporto immobiliare 2021
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